venerdì 28 dicembre 2018

Barkley Marathon 2019


Barkley Marathons



La Barkley Marathons è una gara di trail ultramarathon tenuta a Frozen Head State Park vicino a Wartburg, nel Tennessee. Se i corridori completano 60 miglia (97 km) questo è noto come una "corsa divertente". Il percorso completo è di 100 miglia (160 km) (le distanze sono approssimative). La gara è limitata a un periodo di 60 ore e si svolge a fine marzo o all'inizio di aprile di ogni anno.

STORIA
Il corso di Barkley è stato progettato da Gary "Lazarus Lake" Cantrell. 
La sua idea per la gara è stata ispirata dalla notizia della fuga del 1977 di James Earl Ray, l'assassino di Martin Luther King Jr., dal vicino Penitenziario Statale di Brushy Mountain. 
Ray ha percorso solo 8 miglia (13 km) dopo aver corso 55 ore nei boschi. 
Cantrell disse a se stesso: "Potrei fare almeno 100 miglia", prendendo in giro il basso chilometraggio di Ray. Così è nata la Barkley Marathons. 
Cantrell ha chiamato la corsa per il suo vicino di lunga data e compagno di corsa, Barry Barkley. Era la prima volta nel 1986.

Ecco i link della corsa:
wikipedia Barkley_Marathons

barkley marathons

FB The Barkley Marathons

sportoutdoor24.it/barkley-marathons


VIDEO

Barkley Marathon 2017

Barkley Marathon 2018

Barkley 100 - World's most difficult and bizarre sporting event?

The Barkley Marathons: The Race That Eats Its Young - Trailer 1



mercoledì 26 dicembre 2018

#8Tapascione di Matteo Corbetta

Il Tapascione. Post 08 di Matteo Corbetta


Il NATALE
Che tu sia un Podista o un Tapascione ognuno di noi ha quella Nonna, quella Zia o semplicemente quel Parente che nel giorno di Natale con voce ferma ma con tono intimidatorio ti dice:"Mi raccomando non tanto ma DEVI ASSAGGIARE TUTTO!!"
Peccato che quel tutto si tratta di una ventina di portate ipercaloriche a cui nessuno può rinunciare, perché anche solo al primo cenno di resistenza parte un'occhiataccia accompagnata dalla musica del Padrino.. E qui la testa si china sul piatto e la resa è certa!!!
PODISTA
Il Podista non parte impreparato e già dal giorno di Santa Lucia ha in mano il Menù di Natale con accanto ad ogni portata il numero di Calorie...Da quel giorno inoltre inizia una sorta di digiuno preventivo perché fare anche solo massa fa perdere il ritmo. Il giorno di Natale tra una portata e l'altra si alza e vuole per forza servire i commensali così può camminare; fa cadere le posate per fare squat; e nasconde oggetti sotto i divani per fare flessioni. Lo vedi in faccia che al termine della Giornata non vede l'ora che sia mattino per correre e bruciare tutte le calorie.
TAPASCIONE:
Come un Bimbo a Natale scrive anche lui la Letterina ma non a Babbo Natale, in realtà è il Menù che desidera mangiare durante le feste...L'unico movimento durante il Giorno di Natale è quello per il Bagno e i muscoli che lavorano sono solo quelli della Mandibola. Spazia dagli antipasti di mare e terra con leggiadria tris di primi con scarpetta inclusa Sorbetto e poi sotto con 2 Secondi. Il suo spirito natalizio lo si vede quando come un buon samaritano si offre di finire il cibo rimasto negli altri piatti. Tutto accompagnato da Vino Rosso Bianco e Amari di ogni tipo!! La mattina dopo si alza ed esce a correre solo perché al traguardo di Zanica (Bg) si può mangiare POLENTA TARAGNA con SALSICCIA. 
Tanti Babbi di Natale lungo il percorso ma solo un BAMBO DI NATALE!!!
ZANICA 20km
#Tapascione
#TapascioneVsPodista
#Natale
#PolentaTaragna


domenica 23 dicembre 2018

#7Tapascione di Matteo Corbetta

Il Tapascione. Post 07 di Matteo Corbetta
Il FREDDO
Uno dei tanti nemici dei corridori è il freddo, solo i veri podisti e gli scellerati tapascioni decidono di alzarsi e affrontare questo disagio per portare a termine la propria avventura.
PODISTI
Il podista non lo puoi sorprendere, lui appena suona la sveglia è già ben consapevole della temperatura esterna controllata con minuziosa attenzione la serata precedente ma per pura meticolosità chiama direttamente il Centro Metereologico Nazionale per ricevere informazioni sul grado di Umidità e possibili precipitazioni. Una volta ricevute le dovute indicazioni si prepara con il suo equipaggiamento ipertraspirante con funzione di autoregolazione corporea incorporata la quale aiuta il nostro podista ad avere per tutto il percorso la migliore temperatura interna. 
TAPASCIONE:
Ogni Domenica mattina da un letto caldo si alza un tapascione è sà che il clima di dicembre sarà il primo nemico da sconfiggere e solo uscire dal letto sarà un Trauma. Le uniche indicazioni che possiede sulla temperatura esterna sono l'immagine della condensa sulle finestre di casa e i piedi scalzi che ad ogni passo dentro casa diventano sempre più gelidi.
Ecco però che il nostro eroe commette il classico degli Errori. Il suo abbigliamento approssimativo lo porta a Vestirsi TROPPO o TROPPO POCO. 
Nel primo caso durante tutta la corsa diventa una SAUNA ambulante rilasciando gocce di sudore per tutto il percorso, al contrario nella seconda ipotesi si presenta praticamente in costume da bagno e alla arrivo pare un CALIPPO!!
Trezzo Sull'Adda 20 km (In Mezzo ad una Nebbia Fitta)
#Tapascione
#TapascioneVsPodista
#Freddo
#Nebbia
#CiociaNebbia


domenica 16 dicembre 2018

#6Tapascione di Matteo Corbetta

Il Tapascione. Post 06 di Matteo Corbetta
L'INFLUENZA 
Con il freddo, una piccola sudata, i capelli non asciutti o semplicemente il contagio con qualcuno di malato può provocare l'incorrere di un malanno stagionale...I nostri Runners come affrontano questo disagio??
PODISTA
Il podista non si ammala mai...È immortale!! La Parola PREVENZIONE è una delle caratteristiche che lo contraddistingue dal resto dei corridori. Quindi si preoccupa di Vaccinarsi contro ogni forma batterica: Vaccino Antinfluenzale, Antitetano, Antimeningococco, Antitifo, Antimalaria, Antipasto e Antipatico. Nulla può mettersi tra il Podista e il suo programma d'allenamento. Nelle peggiori delle ipotesi qualora dovesse incorrere ad un malanno si ammala di SCUSITE...Per tutti i chilometri continua a LAMENTARSI con altri corridori del fatto che oggi "NON VA!!".
TAPASCIONE
Il Tapascione vive nel Disagio e una semplice Influenza non è altro che una compagna di viaggio in più che lo assiste lungo il percorso. La Parola prevenzione non esiste nel suo vocabolario, è sostituita da "Finalmente i Globuli Bianchi Lavorano...Lazzaroni". Per mettere in crisi ancora di più il proprio organismo il nostro fenomeno decide di assumere il fantomatico Mix Killer di Medicinali e Alcool. Si presenta quindi alla partenza in uno stato alterato che al cospetto i fattoni sono dei Frati di Clausura!!! I chilometri di corsa sono intervallati da una moltitudine di Scatarrate ed Eliminazione di Muco con Soffi Nasali che potrebbero spegnere tutte le candeline di una torta!! Quando non è impegnato all'evacuazione mucosa il tapascione vive momenti di onnipotenza e rassegnazione alternati ad una velocità impressionante, Sarà il Cocktail di Farmaci e Alcool??
Per fortuna all'arrivo l'Organizzazione ha messo a Disposizione un Gustoso TERMOMETRO!! 
Brembate Sopra 13km
#TapascioneVsPodista
#Tapascione
#Termometro
#GlobuliBianchiKO


giovedì 6 dicembre 2018

Piano di allenamento di base per 3, 4, 5 o 6 sessioni a settimana (da Niko)

Piano di allenamento di base per 3, 4, 5 o 6 sessioni a settimana (da Niko)

Sia per 3, 4, 5 o 6 allenamenti a settimana, questo piano di allenamento di base sarà molto utile! Perché per progredire, devi trovare il giusto equilibrio nel tuo allenamento tra volume e intensità! E non è così facile trovare quell'equilibrio. Quindi per completare uno dei miei ultimi articoli: quanto spesso allenare una settimana per progredire, propongo un piano di allenamento di base e spiegazioni per usarlo bene. E la spiegazione è disponibile in video appena sotto o nella versione di testo subito dopo!


Piccola precisione comunque per non deluderti, non darò un piano di allenamento completo. Solo una settimana di allenamento e spiega come è costruita. Per i piani di allenamento, dovrà aspettare ancora un po ', ci sto lavorando! In breve, senza bisogno di un'introduzione più dettagliata, entriamo nel vivo della questione con una domanda che alcuni sicuramente chiederanno ...

Perché solo 3 volte a settimana e più?
Semplicemente perché sotto questo volume di allenamento, ad eccezione di un principiante in corsa, sarà difficile avere una progressione interessante ... Per progredire, il corpo ha bisogno di essere stimolato regolarmente e produrre un uno sforzo ogni 2 giorni in media consentirà di rafforzarsi continuamente. Ci alleniamo, recuperiamo per 48 ore, il che consente la progressione, ci alleniamo nuovamente, facciamo ancora progressi ... E così via, è così semplice! E per saperne di più su come funziona la progressione, ti consiglio di leggere l'articolo che ti ho messo qui.

Piano di allenamento di base: 3 sessioni / settimana



Se guardiamo ora alla base del piano di allenamento per qualcuno che si allena 3 volte a settimana, questo è quello che raccomando. Queste 3 sessioni permetteranno di progredire in modo molto omogeneo.

Il primo è un semplice jogging nella resistenza fondamentale.

Una sessione che viene spesso trascurata e gestita troppo velocemente da molti. Fai attenzione a correre al di sotto del 75% FCM perché sia efficace (o ad un livello di sforzo di 6 sulla scala che ti ho presentato nel video che ti ho messo qui). Inserisci da 6 a 8 linee rette di circa 15 '' dove correrai in accelerazione progressiva con un recupero da 30 a 45 ''. Il tempo di recupero non è il più importante. Non siamo in uno sforzo che deve stancarti, basta stimolare la tua reattività neuromuscolare.

La seconda sessione è una sessione divisa

Non ho specificato quale sessione perché le possibilità sono molteplici. Ma il formato della sessione è classico: 15 'di un warm-up strutturato come ho già mostrato qui, il cuore della sessione divisa e infine un recupero di 10' in jogging molto lento per recuperare. Fractional è la sessione della settimana che ti farà progredire di più. Ma è anche quello che genera più fatica quindi non possiamo abusarne!

L'obiettivo: stimolare la resistenza e insegnare al corpo a essere efficace a lungo termine. Di base dura 1h15 per tutti i corridori. Qui ho preso 1h15 ma ovviamente questa lunga uscita non sarà male per i semi e soprattutto per i maratoneti. Qualcosa che rende ancora più efficaci queste lunghe uscite è includere un po 'di tempo.


Sia su 3 × 5 'all'inizio della stagione, su 15' continuamente quando la forma è corretta, o anche più durante una preparazione alla maratona, anche questa parte a ritmo ritmato eseguita nella seconda parte dell'uscita lunga per essere più efficaci a lungo termine. Per quanto riguarda il ritmo, niente di enorme, può essere la soglia aerobica all'80% FCM, il passo della maratona e fino alla mezza maratona di ritmo in tempi di intenso lavoro!

Come aggiungere una sessione a settimana?

Se hai 3 allenamenti a settimana, non partire perché la suite contiene suggerimenti che possono anche servire. Ecco una piccola tabella che trovo importante per coloro che vorrebbero aumentare il loro allenamento settimanale totale. Non è una cosa banale, è lo stress che è importante per il corpo e il rischio di lesioni se è fatto male. Consigliamo un minimo di un mese per effettuare questa transizione.




Piano di allenamento di base: 4 sessioni / settimana
A 4 allenamenti a settimana, basta aggiungere un jogging. Di nuovo, può sembrare abbastanza piccolo ma questo jogging ha un posto importante. Posizionato sabato, il giorno prima della lunga uscita, aumenterà il chilometraggio complessivo della settimana e allo stesso tempo farà un "mini blocco" focalizzato sul volume con la lunga uscita la mattina successiva. Semplice ma efficace! In ogni caso, non dobbiamo mai sottovalutare l'importanza della resistenza fondamentale. Sembra semplice ma ha molti effetti positivi sulla resistenza.

Piano di allenamento di base: 5 sessioni / settimana


Un altro punto che diventa particolarmente interessante da menzionare a 5 sessioni di allenamento a settimana: la possibilità di utilizzare il cross training. Soprattutto per questa sessione di recupero del mercoledì, è qui che sarà più efficace. Ad esempio, sostituire questo jogging di recupero di 30 'pool o 1 ora di bici a un ritmo di recupero.

Richiede ancora pedalare un po 'sulla bici! Altrimenti siamo rapidamente ad un ritmo di ciclisti in cui il cuore non funziona! Cerca di essere intorno al 60% di FCM. Alla fine, funziona anche con qualsiasi altro sport di resistenza. L'importante è che non ci siano shock. Quindi l'ellittica, il vogatore, lo sci di fondo, il rullo ... Tutto questo è molto bello!

Piano di allenamento di base: 6 sessioni / settimana

Infine, per 6 sessioni di allenamento a settimana o più ... siamo arrivati ​​alla fase in cui le aggiunte saranno quasi esclusivamente a livello. Se consideri che ci vogliono 48 ore per recuperare tra due sessioni difficili, non puoi metterne un altro in 7 giorni. E sì, la lunga gita fa parte delle difficili sessioni per il corpo. Certamente, con il solito, alla fine non è necessariamente il tuo senso di fatica. Ma è il numero di passi che il corpo deve sopportare rispetto a una normale uscita che deve essere presa in considerazione.

Inoltre noterai che nella mia settimana c'è una costante. Il lunedì è sempre un giorno di riposo per incassare bene queste lunghe uscite. Se si utilizza il cross training, questo giorno di riposo potrebbe essere attivo. Ma l'attività dovrebbe essere uno sport logorato, nessun programma di jogging!

Un solido piano di allenamento per progredire bene
Spero che questi pochi grafici e le spiegazioni che ti accompagneranno ti saranno d'aiuto? In ogni caso, dimmi nei commenti che mi interessano. E rimani sintonizzato Ti offrirò presto le mie sessioni di allenamento preferite per progredire! Ti permetterà di riempire questo programma in modo ancora più efficiente. Parlerò anche di come gestire il tuo anno per lavorare le diverse qualità in modo omogeneo. In breve, questa linea di base del piano di formazione era solo l'inizio!

10 consigli essenziali per la corsa! I progressi nella corsa iniziano da qui (da Niko)

10 consigli essenziali per la corsa! I progressi nella corsa iniziano da qui (da Niko)

Oggi riprendiamo le basi con 10 consigli essenziali per chi vuole progredire nella corsa! Che tu sia un principiante o un corridore esperto ... Sarò curioso di sapere se rispetti questi 10 suggerimenti alla lettera?





domenica 2 dicembre 2018

#5Tapascione di Matteo Corbetta

Il Tapascione. Post 05 di Matteo Corbetta
L'IDRATAZIONE
Chiunque pratica sport sa benissimo che L'idratazione è indispensabile per una buona performance. A prescindere dal caldo o umidità tutti devono stare attenti a non incorrere alla Disidratazione...
PODISTA:
Il podista non è una persona normale, rasenta il complottismo assoluto; difatto si presenta alla linea di partenza con tutti i liquidi necessari per affrontare l intera gara... Addirittura posiziona amici (o meglio li obbliga con ricatti o scambi di favore) in punti precisi del percorso affinché possano assisterlo con uno scambio di Borracce che al confronto il Pit Stop della F1 è fatta da Poppanti. Come già descritto in un altro post fermarsi a bere in uno dei ristori Dell'organizzazione è una dichiarazione di Sconfitta; Ma il vero podista teme anche che qualsiasi cosa possa introdurre per via orale sotto forma liquida sia stata contaminata da chissà che sostanza che possa poi provocare gastrointeriti o cagarella fulminante.
TAPASCIONE
Sì presenta alla partenza con la bocca impastata e con il tasso alcolico invariato rispetto alla serata appena trascorsa...In un possibile test antidoping le analisi riscontrerebbero alcune gocce di Sangue...Il Resto? Un mix di Birra Vino e Amari di Ogni Tipo... Se ci fosse un ristoro già alla partenza lo aggredirebbe per sfondarsi di Litri di Acqua!!! I Primi chilometri sono un continuo espellere Gas Da ogni orifizio..Il Fegato già al lavoro da Ore Chiede Pietà appena cerca di aumentare il Passo della Corsa.. L alcool non ancora digerito entra in circolo per ovviare al consumo energetico ma con l effetto che il nostro TAPASCIONE vive esperienze mistiche tra Visioni Mariane e Sensazioni di Onnipotenza e Invincibilita'.
Arriva al Traguardo finalmente riuscendo a:
1 Sopravvivere senza cercare di volare tra le ripide discese.
2 Smaltire tutto l alcool in Corpo e sfinendo così il proprio Fegato
Ma Arrivi a ritirare il tuo premio e cosa ti trovi in mano? 2 BOTTIGLIE DI VINO!!!
Destino??
Fatto sta che il fegato ha salutato tutti e se ne andato!!!
Pagazzano 20km
#Tapascione 
#TapascioneVsPodista
#AlcolistiAnonimi


lunedì 26 novembre 2018

Dio Esiste - Dio non Esiste - Albert Einstein


Il professore disse “Dio non esiste”. 
Uno studente lo fulminò con una risposta fantastica – Era il giovanissimo Albert Einstein.

Il professore disse “Dio non esiste”. Uno studente lo fulminò con una risposta fantastica – Era il giovanissimo Albert Einstein.
Un professore di filosofia ateo affermò dinanzi alla sua classe “Dio non esiste”.
Uno studente gli diede una risposta incomparabile che lo azzittì e mise a tacere ogni dubbio.

Un professore di filosofia, ateo, resta immobile davanti ai ragazzi della sua classe. Poi dice ad uno dei suoi studenti di alzarsi e gli chiede:
“Tu sei cristiano, ragazzo”
“Sì, signore” 
replica lo studente.
Ed inizia a fare delle domande a cui lo studente risponde prontamente: 
“Allora credi in Dio?”
Certamente.”
Il professore continua 
“Dio è buono?”
Lo studente: 
“Certo! Dio è buono.”
“Dio è onnipotente? Dio può fare qualsiasi cosa?” 
ribatte il professore.
“Sì, si”
Poi chiede al ragazzo 
“Tu sei buono o cattivo?”
“Secondo la Bibbia sono cattivo” 
risponde il ragazzo. Il professore a quel punto sorride e dice: 
“Ah! La Bibbia!” 
Riflette per un istante.
“Ti faccio una domanda. C’è una persona malata e tu puoi curarla. Puoi farlo. La aiuteresti? Ci proveresti?"

“Certo, signore”
“Quindi sei buono…!”
“Non direi questo.”
“Perché no? Aiuteresti una persona malata e storpia, se potessi. Quasi tutti lo farebbero, se si potesse. Ma Dio no.”
Lo studente resta in silenzio, mentre il professore continua: 
“Non lo fa, vero? Mio fratello era cristiano ed è morto di cancro, sebbene pregasse Dio di guarirlo. Allora come può essere buono Dio? Me lo sai spiegare”
Lo studente non risponde. 
“Non sai rispondere, vero?” 
afferma il professore. Poi prende un bicchiere, beve un sorso d’acqua così da concedere allo studente il tempo per rilassarsi. E poi dice allo studente: 
“Iniziamo di nuovo, ragazzo. Dio è buono?”
“Em…sì” 
dice lo studente.
“Satana è buono?”
Lo studente senza esitare dice ‘No.’
‘E dimmi, Satana da dove viene?’
Lo studente balbettando risponde. ‘Da Dio’
Dimmi figliolo: ‘Dio ha creato Satana, non è vero? e continua: “C’è cattiveria nel mondo?”
“Sì”
“II male è ovunque, vero? Dio è il creatore di tutto, giusto?”
“Sì, signore”.
Il professore senza sosta continua dicento: “Quindi, chi ha creato il male? Ragionando se Dio ha creato tutto, allora Dio ha creato anche il male, visto che il male esiste, secondo il principio che le nostre opere dicono chi siamo, allora Dio è malvagio”.
Lo studente si ammutolisce nuovamente. Il Professore continua ” Esiste la malattia? L’immoralità? L’odio? L’orrore? Tutte queste cose terribili esistono nel mondo?’
Lo studente risponde imbarazzato. 
“Sì”
“Allora dimmi, chi le ha create?”
Lo studente si zittisce nuovamente, il professore ripete la sua domanda. 
“Chi le ha create?” 
Non arriva nessuna risposta. A questo punto il professore inizia a camminare avanti e indietro per l’aula. La classe resta immobilizzata. Il professore rivolgendosi ad un altro studente dice:
“E tu figliolo credi in Gesù Cristo?”
Lo studente sicuro di ciò che sta per dire, afferma: 
“Sì, professore, ci credo”
Il professore si ferma e dice: 
“Secondo la scienza, hai 5 sensi per identificare e osservare il mondo che ti circonda. Hai mai visto Gesù Cristo?”
Risponde 
“No, signore. Io non l’ho mai visto”.
“E invece hai mai udito il tuo Gesù?”
“No, signore, né visto né udito”
Il professore continua 
“E lo hai mai toccato, assaggiato o hai mai sentito l’odore del tuo Gesù? Hai mai avuto una percezione sensoriale di Gesù Cristo, o di Dio, per quel che importa?”
“No, signore, purtroppo mai.”
“Ma continui a credergli?”
“Sì”.
Il professore allora “Secondo le regole del protocollo empirico, testabile e dimostrabile: la scienza afferma che il tuo Dio non esiste- Che mi dici a riguardo, ragazzo?’
‘Nulla’, risponde lo studente… ‘Io ho solo la mia fede’.
“Eh si, la fede”, replica il professore. “il problema che la scienza ha con Dio è proprio quello. Non esistono prove… solo la fede”.
Lo studente resta in silenzio e poi rivolgendosi al professore dice: 
“Professore, mi dica, esiste il caldo?”
“Sì”
“Ed il freddo, esiste?”
“Sì esiste anche il freddo”.
“No, signore, si sta sbagliando, non esiste”.
Il professore resta stupito e osserva in modo interessato. Nel silenzio della stanza si leva una voce e inizia: 
“Puoi avere molto calore, più calore, mega calore, super calore, calore illimitato, calore bianco, poco calore o assenza di calore, ma non abbiamo niente che si chiami ‘freddo’. Possiamo avere 458 gradi sotto lo zero, che non è calore, ma non possiamo andare oltre. Non esiste il freddo; altrimenti potremmo andare oltre i — 458 gradi. Ogni corpo o oggetto è suscettibile a studio quando ha o trasmette energia, e il calore è ciò che fa avere o trasmettere energia a un corpo o materia. Lo zero assoluto, meno (-458° F), è l’assenza totale di calore. Sa, signore, – freddo – è solo una parola che usiamo per descrivere l’assenza di calore. Non possiamo misurare il freddo. Possiamo misurare il calore in unità termali perché il calore è energia. Il freddo non è l’opposto del calore, signore, ma soltanto la sua assenza’.
Tutti restano in silenzio. Si sente cadere una penna da qualche parte, ma sembra un martello”
“E mi dica professore. Esiste il buio?”
Senza esitare il professore risponde: “Sì” e continua: “Che cos'è la notte se non esiste il buio?”
Il ragazzo sicuro di sé: 
“Eh no, signore, è in errore. Il buio non è qualcosa; è assenza di qualcosa. Possiamo avere la luce fioca, la luce normale, la luce brillante, la luce intermittente, ma se non hai la luce costante non hai niente e questo è il buio, giusto? Ecco il significato che attribuiamo alla parola. In realtà, il buio non esiste. Se esistesse, potremmo rendere l’oscurità più scura, giusto?’
Il professore sorridendo dice: 
“Quindi arriva al punto, figliuolo?”
“Certo, professore. Il punto è, la sua premessa filosofica è imperfetta dall’inizio e anche la sua conclusione lo è”.
Il professore sorpreso dice
“Imperfetta? In che senso, puoi spiegarmelo?”
Lo studente spiega: 
“Il suo discorso parte dalla premessa del dualismo. Sostiene che c’è la vita e quindi la morte; un Dio buono e allora un Dio cattivo. Vede il concetto di Dio come qualcosa di finito, qualcosa che si può misurare. Signore, la scienza non è in grado di spiegare neanche il pensiero. Usa l’elettricità e il magnetismo, ma non ha mai visto e ancora meno compreso appieno un pensiero. Vedere la morte come l’opposto della vita, vuol dire ignorare il fatto che la morte non può esistere come una cosa sostanziale. La morte non è l’opposto della vita, ma piuttosto l’assenza di vita.”
“Ora mi dica professore… Lei insegna ai suoi studenti che essi discendono da una scimmia?”
“Se si riferisce all'evoluzione naturale, certo che sì.”
“Ha mai osservato l’evoluzione con i suoi occhi, signore?”
Il professore scuote la testa, sorridendo, appena capisce dove sta approdando la questione. Un ottimo semestre, davvero.
Lo studente: 
“Signore, Siccome nessuno ha mai visto il processo evolutivo e non può neanche provare che questo processo sia continuo, lei, in realtà, non sta insegnando una sua opinione? In questo senso lei non è uno scienziato ma un predicatore.”
La classe sembra agitarsi. Lo studente resta in silenzio, finché tutti non si calmano e continua: 
“Per continuare con quanto stava dicendo prima all'altro studente, lasci che le faccia un esempio su ciò che voglio dire.” 
Lo studente rivolgendosi alla classe dice: 
Qualcuno di voi ha mai visto il cervello del professore?” 
Tutta la classe scoppia a ridere. 
“Allora, avete mai udito,toccato o percepito il cervello del professore? Nessuno sembra averlo fatto. Dunque, secondo le leggi del protocollo empirico, stabile, dimostrabile, la scienza afferma che lei non ha un cervello, con tutto il dovuto rispetto, signore.” 
e continua 
“Allora se la scienza afferma che lei non ha cervello, come possiamo avere fiducia nelle sue lezioni?”
La classe resta completamente in silenzio. Il professore fissa lo studente, con il volto iperscrutabile. 
Dopo un lungo silenzio dice: 
“Immagino che dobbiate avere fede”
Lo studente constata 
“Adesso lei ammette che ci sia la fede e infatti la fede esiste insieme alla vita. Signore, esiste il male?”
Il professore: 
“Naturalmente, esiste.” 
e spiega: 
“Lo vediamo ogni giorno. Ne è un esempio la mancanza di umanità tra gli esseri umani. È nella molteplicità dei crimini e della violenza ovunque nel mondo. Queste manifestazioni non sono nient’altro che il male”
Lo studente, allora, replica: 
Il male non esiste, Signore, o meglio non esiste di per sé; il male è semplicemente l’assenza di Dio. Come per il freddo o il buio, è una parola che l’uomo ha inventato per descrivere l’assenza di Dio. Dio non ha creato il male. Il male è il risultato di ciò che avviene quando l’uomo non ha l’amore di Dio nella sua vita. È come il freddo che si sente quando manca il calore, o il buio che si percepisce quando non c’è luce.”
Il professore resta seduto.

Vi state chiedendo chi era lo studente? 
Era Albert Einstein.

domenica 25 novembre 2018

#4Tapascione di Matteo Corbetta

Il Tapascione. Post 04 di Matteo Corbetta
La TECNOLOGIA
Qualsiasi corridore per allenarsi utilizza i più svariati sistemi tecnologici per tenere sotto controllo la propria prestazione ma anche in questo caso il Podista e il Tapascione hanno differenze ben marcate. .
PODISTA:
Il podista si presenta ad una corsa composto da un 30% di Carne ed Ossa e il restante 70% da componenti elettronici..Tanti piccoli Agenti Gadget che si districano tra i sentieri e i marciapiedi.. Ogni funzione ha un suono diverso tanto che messi assieme creano una melodia che potrebbe essere incisa e messa in onda in qualche radio di musica Elettrica..
Indispensabile è l OROLOGIO Multifunzionale: Contapassi, GPS, Calcolo Distanza Velocità e Altimetria in Tempo Reale...Collegato alla Fascia Addominale registra Battito Cardiaco Pulsazioni e Calcolo di Calorie Bruciate; Collegandolo con il telefono è possibile utilizzarlo in caso di emergenze x chiamare il 118 o avvisare la Moglie che si è in Ritardo e intanto messaggiare con l'amante!!! Qualcuno meno attrezzato utilizza lo Smartphone anche perché con esso ci sono un sono sacco di App che ricostruiscono il percorso sul PC per poi condividerli e farsi fighi con gli amici...Infine le Cuffiette per la musica xke giustamente i rumorini di tutti gli strumenti danno fastidio...Allora le cuffie sono un ottima soluzione per isolarsi da tutto e tutti. Guai a quel Podista che non carica la batteria di ogni strumento perché anche solo un malfunzionamento è un DRAMMA!!!
TAPASCIONE 
Sì presenta nudo da ogni elemento elettronico perché per lui correre significa isolarsi da tutto...Niente telefono e l orologio è solo disegnato a Biro su un polso per presa in giro... Deve sopportare i rumorini delle apparecchiature dei podisti e gli unici rumori che emette sono flatulenze rutti e il primo stadio di Artrosi delle proprie articolazioni.
Oggi ho incontrato Oliviero Bosatelli...un uomo che ha solo vinto una Gara di 330 km tra i monti della Valle D'Aosta senza neppure dormire...Beh non gli ho fatto l'autografo perché non si può disturbare il Tapascione a fine corsa mentre mangia Pane e Salamella e Vin Brule.. Oliviero sarà per la prossima!!!
Osio Sotto 20 km
#Tapascione
#TapascioneVsPodista


sabato 17 novembre 2018

Tor des Glaciers 2019

il TOR si rinnova (da TOR)

possibile percorso del Tor des Glaciers
Il Tor des Géants®, nella sua versione “classica”, la più amata e la più ambita, decisa a celebrare in grande stile il suo decennale, sarà anticipata di due giorni dalla partenza della nuova competizione Tor des Glaciers, che si snoderà sui sentieri delle alte vie 3 e 4. La distanza sarà di complessivi 450 km e 32000m D+, che potranno macinare solo atleti dalla grande resistenza fisica e mentale e soprattutto con una perfetta conoscenza degli ambienti d’alta montagna. Gara molto lunga, dunque, ma ce ne sarà anche una molto breve, Il Tor du Malatrà, 30 km per 3000 m D+ da saldare nell’arco di una sola giornata. I concorrenti transiteranno nello stretto passaggio panoramico del celebre Col Malatrà  quasi a quota 3000 vivendo le stesse emozioni di chi il TOR lo sta per finire.

"La scoperta di 317 km di sentieri inediti attraverso due trekking della durata di 10 giorni ciascuno. 
Si tratta dell’Alta Via Selvaggia e dell’Alta Via dei Ghiacciai capaci di offrire emozioni ed esperienze che fino ad oggi nessun’altra Alta Via era stata in grado di garantire."


i segnavia:








Accanto alla gara classica, a settembre verrà organizzata una prova ancora più difficile lunga 450 chilometri, con un dislivello di 32 mila metri e il tempo massimo di 190 ore
E adesso come la mettiamo? 
  • 450 km
  • 32000 D+
  • 190h

Quando fu ideato, il Tor des Géants venne definito «l’endurance trail più duro del mondo». Già: una gara di corsa in montagna di 330 chilometri di lunghezza, 24 mila metri di dislivello, 150 ore di tempo massimo. Ma ora, per il decennale della competizione che si corre sui sentieri della Valle d’Aosta, in programma nel settembre 2019, gli organizzatori si sono inventati il Tor des Glaciers: percorso di 450 chilometri, dislivello di 32 mila metri, tempo limite di 190 ore. Insomma, ancora più duro della gara più dura. 
E’ tutta una questione di Alte Vie. Il classico Tor des Géants si disputa sulle Alte Vie 1 e 2. Ma esistono anche la 3, o Alta Via Selvaggia, e la 4, o Alta Via dei Ghiacciai. Sono le «Alte Vie dimenticate», come vengono chiamate nel titolo della guida scritta da François Burgay. L’idea era stata anticipata a La Stampa nel febbraio 2017 da Alessandra Nicoletti, presidente dei VdA Trailers, società organizzatrice della manifestazione: «Sulle Alte Vie dimenticate stiamo progettando un nuovo anello. E’ ancora in embrione, ma di certo sarà una corsa più dura del Tor».
E allora eccolo, il Tor des Glaciers. Come il Tdg classico, partenza e arrivo a Courmayeur. Spiega Nicoletti:
 
«Sarà lo stesso anche il senso di marcia antiorario perché l’obiettivo è far passare tutti i concorrenti dal Col Malatrà prima del traguardo». 

il percorso:

Inizio ALTA VIA 4 (via dei ghiacciai)

Courmayeur
Alta Via 2 originaria, risalendo la Val Veny,
rifugio Elisabetta 
Colle e vallone de Chavannes.
La Thuile
rifugio Deffeyes
Col Planaval,
villaggio di Planaval in Valgrisenche
degli Angeli
lago di San Grato
rifugio Bezzi
Col Bassac Deré
rifugio Benevolo
Col Rosset
Colle Nivolet
Pont di Valsavarenche
rifugio Vittorio Emanuele II
rifugio Chabod
passage du Grand Neyron
Col Loson
rifugio Vittorio Sella
casolari dell’Herbetet
Cogne, Gimillan
passo Des Invergneux
Fenêtre di Champorcher
rifugio Miserin
rifugio Dondena
Chardonney
Fine ALTA VIA 4 (via dei ghiacciai)

Alta Via 2

Chardonney
Colle della Fricolla
Crest, Colle Poussellin
Donnas

Alta Via 1

Donnas
rifugio Coda
rifugio della Barma
Colle Marmontana
Crenna dou Leui
Colle della Vecchia
Niel
Gressoney-Saint-Jean

Inizio ALTA VIA 3 (via selvaggia)

Staffal
Résy
Colle Cime Bianche
Plan Maison
rifugio Duca degli Abruzzi
Finestra di Cignana
rifugio Perucca-Vuillermoz
rifugio Prarayer
rifugio Crête Sèche
Col du Mont Gelé
bivacco Regondi
rifugio Letey
Col Champillon
Ponteilles Dessous
Colle Occidentale di Barasson
Colle del Gran San Bernardo
Col di Saint-Rhémy
Col des Ceingles
rifugio Frassati
Col Malatrà
Col Entre Deux Sauts
rifugio Bertone
Courmayeur.  
Fine ALTA VIA 3 (via selvaggia)

«Le Alte Vie 3 e 4, pur essendo state ideate insieme con le altre due, non le conosce nessuno - spiega Nicoletti -. Non sono mai state “promosse” perché sono percorsi non da escursionismo di massa in quanto presentano tratti con difficoltà alpinistiche. Rispetto al Tdg, il Tor des Glaciers è decisamente più impegnativo, di certo non è una gara per tutti, ma per atleti dalla grande resistenza fisica e mentale e con una perfetta conoscenza degli ambienti di alta montagna».
La nuova gara è già stata annunciata, ma il regolamento non c’è ancora. 
«Lo stiamo preparando - dice Nicoletti -, sarà pronto prima di Natale, spero nei primi giorni di dicembre, anche se il compito non è facile. 
Stiamo anche calcolando i tempi possibili di percorrenza. Non appena avremo tabelle precise contatteremo tutti i responsabili dei rifugi coinvolti per organizzare l’accoglienza con accordi ad hoc. 
Sarà un incontro operativo per capire cosa serve a loro e per dire cosa serve a noi. Vogliamo evitare di essere “ingombranti” nei loro confronti. Contiamo di organizzarlo entro la fine dell’anno».  
Intanto alcune certezze ci sono già. La più importante è il limite massimo di 100 concorrenti. E con una condizione particolare: dovranno tutti essere già finisher del Tor des Géants con un tempo al di sotto delle 130 ore.
  • 100 concorrenti
  • Finisher Tor des Géants (130h)

 «Così si può prevedere di avere partecipanti con una certa esperienza, che sanno gestirsi, che hanno le gambe e la testa adatte. E’ l’unica condizione che poniamo. Come tutte le prime edizioni, sarà un test. Poi, se l’anno dopo decideremo di riproporre questa gara, sulla base dell’esperienza potremo decidere se prevedere criteri diversi». 
Altra particolarità: l’autonomia quasi totale richiesta agli atleti. Spiega la presidente dei VdA Trailers: 
«I tratti non in comune con il percorso del Tdg non verranno tracciati. Non ci saranno i classici ristori come al Tdg. I principali punti d’appoggio per i concorrenti saranno i rifugi. E le basi vita saranno soltanto quelle toccate nel percorso in comune, quindi Cogne, Donnas e Gressoney». 
Serviranno molti volontari in più? 
«No, proprio per questo non ci sarà bisogno di aumentarne il numero». 
Saranno previsti percorsi alternativi? 
«Sì - risponde Nicoletti -. Il fatto che ci sia già il tracciato del Tdg (a sua volta con percorsi alternativi) ci rende il compito più facile».  
Tra le ipotesi allo studio c’è anche una rivoluzione della regola sul materiale obbligatorio, spesso motivo di critiche e polemiche. 
«Stiamo facendo una riflessione - spiega Nicoletti -. Nell'organizzazione stiamo arrivando a un livello di assistenza un po’ eccessivo e l’impressione è che da parte degli atleti cali il livello di attenzione nei confronti delle difficoltà della prova che stanno per affrontare.
Il concetto che vorremmo introdurre, invece, è l’approccio consapevole e responsabile alla gara. I'organizzatore prepara il tracciato per mettere tutto in condizioni di sicurezza, ma non devo prendere per mano il concorrente ogni volta che c’è una difficoltà da affrontare. 
Un trail non è una corsa in città. Il concorrente deve essere consapevole che va ad affrontare la montagna con quote fino a 3000 metri, sentieri che possono essere difficili, meteo che cambia senza preavviso, tratti isolati dove se prendi una storta i soccorsi non saranno immediati. Quindi il passaggio è: non ti obbligo a portarti l’attrezzatura adeguata ma ti consiglio di farlo, poi la scelta è tua. Certo, prima occorre rendere consapevoli i concorrenti di ciò che andranno ad affrontare perché non tutti vivono e si allenano in montagna. E questo lo faremo con adeguate comunicazioni e informazioni».  

Per la decima edizione del Tdg, oltre alla novità del Tor des Glacier, sarà organizzato anche il Tor du Malatrà da 30 chilometri. Inoltre il Tot Dret (alla terza edizione, 130 chilometri da Gressoney-Saint-Jean) cambierà nome in Tor Dret. E ancora: «I finisher del Tot Dret di quest’anno che vorranno iscriversi al Tor des Géants 2019 – annuncia Nicoletti - avranno una corsia preferenziale e non passeranno dal sorteggio».  Si comincerà la sera di venerdì 6 settembre con il via del Tor des Glacier. Poi alle 12 di domenica 8 la partenza del Tor des Géants. Quindi alle 21 di martedì 10 toccherà al Tor Dret. Infine alle 10 di sabato 14 il debutto del Tor du Malatrà da Saint-Rhémy-en-Bosses. Tutti i concorrenti di tutte le gare dovranno tagliare il traguardo di Courmayeur entro le 18 di sabato 14.